FIFA 17

FIFA 17: Intervista al Producer Sam Riviera

Ci sono tantissime opportunità di lavoro nel settore dei videogiochi in tutto il mondo. Incontriamo Sam Riviera di EA Vancouver.

Parlaci delle tue origini e di come ti sei preparato per lavorare in EA.

Vengo da Cuernavaca, Messico, la città dove sono cresciuto facendo il tifo per il “Club América” (campione in carica della CONCACAF). A 18 anni mi sono trasferito a Città del Messico per studiare ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni. Il periodo dell’università è stato fantastico e mi sono laureato con il massimo dei voti. Il tipo di studi che ho fatto ha avuto un certo peso sulla mia personalità e mi ha dato una forma mentis molto tecnica.

Dopo la laurea ero deciso a fare un lavoro che mi piacesse davvero, ma non avrei mai immaginato che ne avrei trovato uno in grado di unire le mie tre passioni: calcio, videogiochi e conoscenza tecnica. Specialmente per un motivo: creare il miglior gioco di calcio mai esistito.

Come hai fatto a entrare in EA?

Come la maggior parte dei giovani ero alla ricerca di un’avventura, perciò mi trasferii in Canada pieno di motivazione e deciso a vivere il periodo migliore della mia vita. Non avevo idea che FIFA venisse realizzato a Vancouver. Scelsi quella città solo perché le condizioni climatiche erano buone! La mia avventura canadese iniziò lavorando in un ristorante messicano. Presto compresi che, anche se divertente, non era di certo il lavoro dei miei sogni, così continuai a cercare qualcosa che mi permettesse di fare quello che amavo.

Come hai iniziato a lavorare in EA?

Un colpo di fortuna! Quando arrivai a Vancouver, EA cercava un tester di videogiochi, che conoscesse il calcio messicano e avesse un’infarinatura di software per computer. Quando lessi l’annuncio, non riuscivo a smettere di ridere. Mi avrebbero pagato per testare FIFA. Iniziai a provare la versione di FIFA in spagnolo (Messico), poi, grazie alla mia formazione tecnica, imparai altri sistemi e iniziai a testare anche altre parti del gioco. Con il passare del tempo, continuai a migliorare il mio inglese.

Dopo due anni passai al team del gameplay e diventai responsabile CQ. Grazie alla mia esperienza come tester e alla conoscenza del gioco, mi fu offerta la possibilità di contribuire alla progettazione. Sono ancora grato per quella opportunità che ha cambiato la mia carriera permettendomi di raggiungere la posizione di produttore junior.

Da quel momento in poi, ho passato molti anni a lavorare sodo, imparando nuovi sistemi e processi, sempre grazie alla mia formazione tecnica. Ora guido il team che si occupa del gameplay come “produttore capo del gameplay”.

Parlaci del tuo team e del ruolo che occupi.

Il mio team si occupa di creare il gameplay di FIFA , ovvero il nucleo pulsante del gioco. È una responsabilità enorme considerando i milioni di fan del titolo in tutto il mondo. Il team del gameplay è formato da ingegneri del software, animatori, project manager e CQ. Lavoro ogni giorno al fianco di persone estremamente intelligenti e sono fermamente convinto che alcune di loro siano dei veri geni.

Come produttore capo del gameplay ho diversi doveri come giocare il gioco, scegliere le funzioni da inserire, andare in giro per il mondo a mostrare ai fan quello che abbiamo creato.

Una delle mie principali responsabilità è arrivare a comprendere il gioco così a fondo da riuscire a delineare la visione e le funzionalità della versione successiva di FIFA. Per capire il gioco, passo centinaia di ore a giocare da solo, facendo ricerche, discutendo con altri produttori e ascoltando i fan. Praticamente sono al centro di tutto. Raccolgo tutti i feedback positivi e negativi, e spetta a me trasformarli in input per creare un gioco migliore ogni anno.

Qual è la parte più gratificante del tuo lavoro?

Ci sono molti aspetti gratificanti in questo lavoro, ma l’emozione più grande me la regalano i fan quando mi dicono: “Grazie, questo gioco mi piace un sacco”. Ciò significa che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: far divertire i fan.

Un’altra grande soddisfazione è sapere che sono milioni le persone che davvero si divertono giocando a FIFA. Tutto il duro lavoro viene ripagato dalla felicità della gente.

Quali sono le principali difficoltà del tuo lavoro?

Come in ogni altro lavoro, ci sono molte sfide da affrontare, ma la difficoltà più grande che deve superare l’industria della tecnologia è quella di riuscire a soddisfare le altissime aspettative dei fan. FIFA cambia sempre, anche se il calcio è uguale ogni anno: l’obiettivo resta sempre quello di calciare la palla in rete e impedire all’avversario di fare altrettanto. Non dobbiamo mai dimenticare che i fan (milioni) sono anche dei giudici. Facciamo del nostro meglio per renderli felici e un risultato del genere si può ottenere solo grazie a un duro lavoro di squadra.

Quale consiglio puoi dare a chi aspira a lavorare nel tuo settore in EA?

Prima di tutto, se ti piacciono il calcio e i videogiochi, allora essere un produttore di FIFA è il lavoro dei tuoi sogni. Il mio consiglio è quello di controllare spesso la pagina Lavora con noi sul sito di EA. Viste le dimensioni e il successo del marchio, siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti da inserire nel team.

Un altro suggerimento è quello di analizzare a fondo le meccaniche del calcio. Cosa esattamente rende Lionel Messi e Cristiano Ronaldo dei giocatori speciali? Non è per niente facile trasportare determinate caratteristiche in un videogioco ed è necessario un grandissimo lavoro di analisi e riflessione.

Tutti i contenuti sono disponibili anche su Google News, Clicca Qui 
e dopo su Segui per essere sempre aggiornato con tutte le notizie.

FifaUltimateTeam.it

FifaUltimateTeam.it è la risorsa di ogni appassionato che si rispetti, la piattaforma per chi vuol entrare nella grande community italiana di FIFA!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio